di Paolo Cinanni
Collana: Entroterra | Approfondire non significa complicare
Pagine: 400
Uscita: Aprile 2022
Formato: Classico 13X20
Isbn: 978-2-931144-14-5
Prezzo: € 22,00
Formato: ePUB
Isbn: 978-2-931144-34-3
Prezzo: € 11,00
“Emigrazione e Imperialismo” ed “Emigrazione e Unità Operaia”, i due libri di Paolo Cinanni uniti in questa pubblicazione, sono ancora oggi punti di riferimento per l’analisi dell’emigrazione italiana intesa come grande “questione nazionale”. Secondo Cinanni, i fenomeni migratori di massa non sono altro che effetti e occasioni di riproduzione dell’imperialismo e la trasformazione di contadini emigrati in operai delle grandi metropoli porta con sé la possibilità di riscatto solo se si raggiunge l’unità. Tra questi due poli si sviluppa la sua indagine. L’unità operaia come strategia affinché la conquista di diritti paritari rendano i lavoratori immigrati meno redditizi per il capitale industriale-finanziario dei paesi e delle aree di arrivo, così che si possa anche ridurre il deflusso di capitale umano, lo spopolamento delle aree di esodo, e recuperare condizioni di riequilibrio tra centri e periferie nazionali e globali.
Paolo Cinanni, allievo di Cesare Pavese, è stato un combattente della guerra di liberazione e uomo politico dell'Italia del XX secolo. Ebbe un ruolo di primo piano negli anni dell'immediato dopoguerra 1948-1956 nelle lotte contadine del Mezzogiorno. Successivamente dedicò le sue attività nell'ambito dell'emigrazione verso la Svizzera e la Germania fondando insieme a Carlo Levi la Federazione Italiana dei Lavoratori Emigrati e Famiglie (FILEF). Tra il 1948-1956 e il 1960-1964 egli ebbe un ruolo dirigente centrale in Calabria con l'incarico di rafforzare la struttura politica del movimento contadino legando le masse contadine del sud Italia alla classe operaia del Nord.