– Vi proibisco di entrare in questa stanza!
– Ma, mia cara Helen...
– Non venite avanti! Non avanzate! Vi prenderei a frustate. – State dimenticando a chi vi rivolgete!
– Non dimentico niente. Siete un miserabile.
– Va bene. Domani non mi vedrete più. Vado subito a ordinare a Giuseppe di farmi le valigie.
– Non partirete!... Oh! D’altronde, so che non ne avete affatto l’intenzione.
– È qui che vi sbagliate. Sono assolutamente deciso...
– Non avete nessuna decisione da prendere. Qui comando io. Resterete nel vostro appartamento; io rimarrò nel mio. Ecco! 
– Permettete almeno che mi giustifichi ai vostri occhi. 
– Inutile! Vi conosco. Le vostre parole non mi faranno cambiare opinione. 
– Ma insomma, ho il diritto...
– No! Basta chiacchiere.

Al rumore di quel battibecco, il marchese Malaspina, che veniva a presentare suo cugino, il luogotenente Fortiguerri, si bloccò intimorito davanti alla porta del salone, il piede alzato come se avesse paura di camminare sui tizzoni ardenti. Aveva trovato la casa aperta, senza domestico; era entrato come uno di famiglia, libero e un po’ inopportuno, molto fiero di mostrare quel gran bel pezzo di cugino, elegante e marziale nella sua divisa da bersagliere. Il suo amico, sir Francis Scamler, era pure lui soldato: ex colonnello dei King’s Royal Rifles1, che aveva fatto le guerre d’India; e poi la nipote di sir Francis, quell’affascinante miss Helen Morgan, sarebbe certamente an- data bene per il luogotenente. Ah! Se la provvidenza avesse voluto combinare questo matrimonio! Ma, in barba ai suoi progetti, ecco che, al momento propizio, ci si metteva a liti- gare. Il marchese pensò che, tutti presi dal loro alterco, sir Francis e sua nipote non dovevano averli sentiti, e, ritenendo opportuno rimandare la sua visita a un’altra volta, fece un cenno a suo cugino, ma senza risultato. Il luogotenente era interessatissimo a ciò che il tendaggio alzato gli permetteva di scoprire. 

La grazia potente, fiera e slanciata di miss Helen l’aveva subito sedotto. Restava lì, come abbagliato dalla cascata della sua magnifica capigliatura bionda e dal suo sguardo verde, freddo, orgoglioso, che agitava come un dardo davanti a sé. Ebbe giusto il tempo d’intravederla. La ragazza si ritirò in camera sua sbattendo violentemente la porta sul naso di sir Francis. 

– Che faccia come le pare! – fece il colonnello alzando leggermente le spalle. 

E, senza preoccuparsi di quella bella rabbia, scelse, da una scatola aperta, un Havana che annusò e si fece scricchiolare all’orecchio, da quel fine appassionato che era; poi, fumando, si versò un bicchierino di Porto ammirandone, alla finestra, i bagliori di oro vecchio. 

Via Chiatamone, dove abita Scamler, è una delle più incantevoli di Napoli. È dolcemente ombreggiata nei pomeriggi di sole, e s’apre, in fondo, sulla piena luce del golfo. 

  • Titolo La Camorra
  • Autore Hugues Rebell
  • Collana Narrativa
  • Isbn 978-8-885281-00-4
  • Traduzione Sheila Concari
  • Cover Ilaria Del Monte
  • Pagine 200
  • Uscita Aprile 2017 
  • Costa 13.00
  • Ebook 978-8-885281-01-1  Costa 5.99

disponibile su tutte le migliori piattaforme

Criminali e preti, contesse e puttane, Piemontesi e Borboni: in un crescendo implacabile l’autore ci avviluppa in una Napoli profumata di agrumi e puzzolente di miasmi. Sotto la luce abbagliante del sole sulle rovine di un teatro pompeiano o il tremore dei lumini delle Madonne nella notte dei vicoli, si intrecciano le vicende del camorrista Ascalona e del luogotenente Fortiguerri, che pare sorvolare le più turpi nefandezze con la leggiadria di un puttino di Capodimonte. Il minuetto iniziale si trasforma inesorabilmente in una danza macabra, illuminata dall’incendio a Palazzo Tupputti che getta i suoi sinistri bagliori sulla fine di ogni passione sentimentale o politica.

 
 

Hugues Rebell (1867-1905) è stato uno scrittore e poeta francese. Ha scritto opere pornografiche sotto lo pseudonimo collettivo Jean de Villiot, tra le quali ricordiamo Les nuits chaudes du Cap Français (1902) che ha vinto il Premio Nocturne nel 1966. La Camorra, pubblicato nel 1900 e tradotto in altre lingue,  è stato inedito finora in Italia.

Sheila Concari Una delle più interessanti scrittrici e artiste del suono della sua generazione. Vive e lavora tra Parigi e la Toscana.Tetralogia di una donna serpente e La Fée de l’air sono usciti in Francia per Editions Harpo&. Per la Mincione Edizioni dirige la collana di poesia, ha pubblicato Ma Eugenio chi è?, Medusa&PerseuSuiteCountdown, Senza eroi e tradotto La Camorra di Huges Rebell, Danzerai senza muoverti di Emmanuelle Riva

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